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I disturbi d'ansia

Cosa sono i disturbi d'ansia? Ho un problema d'ansia? Come mi libero dall'ansia? Buttiamo fuori l'aria, rilassiamo le spalle, inspiriamo... e proviamo a capire di cosa si tratta.

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Quando l'ansia
diventa disturbo

L'ansia è una normale emozione che esperiamo in risposta ad un qualche tipo di minaccia. Essa può essere considerata un disturbo quando interferisce significativamente nella vita della persona. In base al tipo di minaccia abbiamo diversi disturbi d'ansia. Se si teme l'attivazione corporea e le sue conseguenze abbiamo il panico, se il timore è di fare brutta figura abbiamo l'ansia sociale e per chi teme di fallire l'ansia da prestazione. Esiste poi l'ansia da malattia e da sintomi corporei, l'ansia da separazione, l'ansia generalizzata... e naturalmente le fobie (per l'aereo, i cani, i ragni, il sangue...). Più in profondità, la minaccia si rivolge a bisogni fondamentali come la sopravvivenza, il proprio valore personale, l'amore e l'affetto, l'integrità fisica e mentale.

Di solito l'ansia diventa disturbo in un particolare e significativo momento della vita.

È possibile superare il disturbo d'ansia?

Tutti i disturbi d'ansia hanno trattamenti in grado di ridurre significativamente (in certi casi azzerare) l'entità del disturbo. Spesso le persone vanno in terapia per volersi liberare dell'ansia che li tormenta, dopo aver saputo che è possibile ridurre i sintomi.

È importante sapere che non ci si può liberare dell'ansia, ma del disturbo d'ansia.

Esperire ansia senza che questa si trasformi in panico, si prolunghi per molto tempo oppure si traduca in rimuginazioni, è il fulcro del trattamento, permettendo così di riprendere le attività evitate a causa del disturbo, tornando ad una vita più piena e serena.

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Come funziona il trattamento?

Esistendo tanti distrubi d'ansia, con diverse cure, la risposta non è così immediata. Ad ogni modo il disturbo d'ansia è generalmente mantenuto dagli evitamenti: per evitare di sentirsi in ansia molte persone cercano di stare alla larga da ciò che le spaventa, convincendosi ancor di più della pericolosità della minaccia temuta e finendo magari col rimuginare a lungo oppure col deprimersi. L'esposizione a ciò che si teme, svolta nella giusta modalità, rappresenta la principale rottura del circolo vizioso. Quando una persona sente di riuscire a stare nella situazione temuta, il disturbo perde la sua forza, l'ansia fa il suo corso per poi andar via.

Allo stesso tempo è importante capire la minaccia profonda che si teme (più o meno consapevolmente), per andare al cuore del problema che ha portato al sintomo.

Bisogna ricorrere ai farmaci?

Per i disturbi d'ansia è possibile ricorrere a farmaci, detti ansiolitici, sebbene nella maggior parte dei casi non siano necessari per superare il disturbo.

Ci sono alcune possibili controindicazioni nell'usare ansiolitici. Se si assumono benzodiazepine (la principale famiglia di ansiolitici) senza essere seguiti da uno psichiatra è facile sviluppare una dipendenza.

Un'altra controindicazione può aversi quando l'uso del farmaco si configura come un tentativo di eliminare totalmente l'ansia dalla propria vita: ciò confermerebbe l'idea che l'ansia sia pericolosa e che senza il farmaco si sia inermi.

Disclaimer: queste informazioni non sostituiscono il parere medico.

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Dott. David Maddalon

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